Il segreto della felicità è la libertà, il segreto della libertà è il coraggio. (Tucidide)

Il segreto della felicità è la libertà,
il segreto della libertà è il coraggio.
(Tucidide)

Cosa significa la frase “Il segreto della felicità è la libertà, il segreto della libertà è il coraggio”?

La frase “Il segreto della felicità è la libertà, il segreto della libertà è il coraggio” si riferisce all’importanza della libertà e del coraggio per raggiungere la felicità e il successo nella vita.

La prima parte della frase, “Il segreto della felicità è la libertà”, suggerisce che la felicità è strettamente legata alla libertà di fare le proprie scelte e di vivere la vita secondo le proprie preferenze e desideri. Senza libertà, una persona non può essere veramente felice e soddisfatta.

La seconda parte della frase, “Il segreto della libertà è il coraggio”, suggerisce che la libertà non è facile da ottenere e che richiede coraggio e determinazione. Il coraggio è necessario per lottare contro le forze che cercano di limitare la libertà individuale, come l’oppressione politica o sociale, o la paura e l’insicurezza personali.

In sintesi, la frase suggerisce che la felicità e la libertà sono strettamente legate tra loro, e che per ottenere entrambe è necessario avere il coraggio di lottare per la propria libertà e di vivere la vita secondo le proprie preferenze e desideri.

Chi era Tucidide?

Tucidide (460 a.C. – 395 a.C.) è stato uno storico e generale ateniese dell’antica Grecia, noto per la sua opera principale “La Guerra del Peloponneso”. Questa opera è stata considerata una delle prime opere di storiografia della storia occidentale e ha rappresentato una rivoluzione nell’approccio alla scrittura storica.

“La Guerra del Peloponneso” è una cronaca dettagliata della guerra tra Atene e Sparta (431-404 a.C.) ed è basata sulla sua esperienza personale come comandante ateniese. Tucidide utilizzò un metodo storico basato sulla ricerca accurata delle fonti e sulla separazione degli eventi storici dalle interpretazioni e dalle leggende, introducendo così il concetto di oggettività storica.

Inoltre, Tucidide sviluppò anche una teoria sulla natura della guerra, sostenendo che è una conseguenza inevitabile delle tensioni tra le potenze egemoni e che è guidata da interessi egoistici. La sua opera ha influenzato molti storici successivi, come lo storico romano Tacito e il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, che ha descritto Tucidide come il “più grande maestro di prospettiva che la storia abbia mai avuto”.


Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi. (Eraclito)

Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi.
(Eraclito)

Cosa significa la frase “Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi”?

La frase “Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi” significa che le scelte che facciamo, i nostri pensieri e le nostre azioni quotidiane, hanno un impatto sulla nostra vita e sulla persona che diventiamo nel tempo. Ciò significa che se facciamo scelte positive, pensiamo in modo positivo e agiamo in modo positivo, ci svilupperemo in una persona positiva e di successo. Al contrario, se facciamo scelte negative, pensiamo in modo negativo e agiamo in modo negativo, diventeremo una persona negativa e insoddisfatta della vita. In altre parole, le nostre azioni quotidiane e le nostre scelte definiscono il nostro futuro e la persona che diventiamo.

Chi era Eraclito?

Eraclito (circa 535 a.C. – 475 a.C.) è stato un filosofo greco antico, considerato uno dei più importanti della filosofia presocratica. Eraclito nacque nella città di Efeso, in Asia Minore (attuale Turchia), ed è stato noto per la sua opera principale, un libro chiamato “Sulla natura”, che è stato influente nella filosofia greca e ha ispirato molti filosofi successivi.

Eraclito è noto per la sua teoria dell’universo in cui tutto è in costante cambiamento e nulla è stabile. Egli affermava che “Nessuno può entrare due volte nello stesso fiume” per sottolineare come la natura sia sempre in movimento e mai statica. Inoltre, Eraclito sosteneva che l’opposizione e il conflitto sono parte integrante dell’universo, e che il cambiamento è guidato da un principio di unità e opposizione tra le cose.

La filosofia di Eraclito ha avuto un impatto duraturo sulla cultura occidentale e ha influenzato molti filosofi successivi, come Platone, Aristotele e Hegel, tra gli altri.


Ci sono due cose che non tornano mai indietro: una freccia scagliata e un’occasione perduta. (Jim Rohn)

Ci sono due cose che non tornano mai indietro:
una freccia scagliata e un’occasione perduta.
(Jim Rohn)

Cosa significa la frase “Ci sono due cose che non tornano mai indietro: una freccia scagliata e un’occasione perduta”?

La frase “Ci sono due cose che non tornano mai indietro: una freccia scagliata e un’occasione perduta” significa che ci sono alcune cose nella vita che non possono essere riprese o recuperate. Una volta che hai scagliato una freccia, non puoi farla tornare indietro; allo stesso modo, se perdi un’opportunità, non puoi tornare indietro nel tempo per recuperarla.

Questa frase è spesso utilizzata per sottolineare l’importanza di cogliere le opportunità quando si presentano, poiché potrebbe non esserci una seconda occasione per farlo. È anche un invito a pensare attentamente prima di agire, perché alcune cose nella vita sono irrevocabili e potrebbero avere conseguenze a lungo termine.

Chi era Jim Rohn?

Jim Rohn (1930-2009) era un imprenditore, scrittore e oratore motivazionale americano. È stato uno dei più famosi e rispettati oratori motivazionali del XX secolo, ed è stato un mentore per molte persone, tra cui il famoso speaker e autore Tony Robbins.

Rohn ha iniziato la sua carriera come venditore porta a porta, ma in seguito si è dedicato all’insegnamento della crescita personale e del successo finanziario. Ha scritto numerosi libri e registrazioni audio, tra cui “Le cinque abilità dell’essere superiore”, “Il giorno che ti sei dato da fare”, “Semplici abitudini per il successo”, “Le sette strategie per la ricchezza e la felicità” e molti altri.

Le parole di Rohn si concentravano sulla responsabilità personale, la motivazione, l’autodisciplina e la gestione del tempo. Ha ispirato molte persone in tutto il mondo a prendere il controllo della propria vita e a perseguire i propri obiettivi con determinazione e perseveranza.

Rohn ha trascorso gran parte della sua vita viaggiando e tenendo discorsi motivazionali, guadagnandosi la reputazione di un oratore carismatico e coinvolgente. Anche dopo la sua morte nel 2009, le sue parole continuano a influenzare e motivare le persone in tutto il mondo.


Tempi difficili creano uomini forti, uomini forti creano tempi facili. Tempi facili creano uomini deboli, uomini deboli creano tempi difficili.

I tempi difficili creano uomini forti,
gli uomini forti creano tempi facili.
I tempi facili creano uomini deboli,
gli uomini deboli creano tempi difficili.
(Proverbio orientale)

Questo proverbio arabo si trova spesso anche in forme simili, ma con lo stesso significato.

Una è la seguente:

Tempi avversi creano uomini forti,
gli uomini forti creano tempi tranquilli.
I tempi tranquilli creano uomini deboli,
gli uomini deboli creano tempi avversi.

Un’altra è la seguente:

Tempi duri generano uomini forti,
uomini forti generano tempi felici.
Tempi felici generano uomini deboli,
uomini deboli creano tempi duri

Cosa significa la frase “I tempi difficili creano uomini forti, gli uomini forti creano tempi facili. I tempi facili creano uomini deboli, gli uomini deboli creano tempi difficili.”

Questa è una frase descrive un ciclo che si ripete nella storia umana.

In sostanza, la frase suggerisce che i periodi di difficoltà e avversità creano individui forti, capaci di affrontare le sfide della vita e di superarle, e che questi individui forti sono in grado di creare un’epoca di maggiore prosperità e benessere.

Tuttavia, quando la vita diventa troppo facile e comoda, gli individui diventano deboli e privi di determinazione, e questo può alla fine portare a tempi difficili e avversità. In altre parole, la frase sottolinea l’importanza di affrontare le difficoltà e di sviluppare la propria forza interiore per poter costruire un futuro migliore per sé stessi e per la propria comunità.

Come si traduce in inglese questa citazione?

La traduzione in inglese di questa citazione è la seguente:

Hard times create strong men,
strong men create good times,
good times create weak men,
and weak men create hard times


Se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla. (Ezra Pound)

Se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla. (Ezra Pound)

Cosa significa la frase di Ezra Pound “Se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla”?

La frase di Ezra Pound “Se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla” significa che le idee di una persona non hanno alcun valore se non è disposta a rischiare qualcosa per difenderle. In altre parole, se non si è disposti a sostenere le proprie idee con azioni concrete, allora queste idee non sono realmente importanti o meritevoli di attenzione.

La frase suggerisce anche che se una persona non è disposta a correre qualche rischio per le proprie idee, allora non ha neanche la forza d’animo e il coraggio necessari per sostenere le proprie idee, e quindi non vale molto come individuo.

In generale, la frase sottolinea l’importanza di avere una forte convinzione nelle proprie idee e la necessità di essere disposti a difenderle e sostenere con azioni concrete, anche se questo comporta un certo rischio personale.

Chi era Ezra Pound?

Ezra Pound (1885-1972) è stato un poeta, critico letterario e traduttore americano, considerato uno dei più importanti esponenti della letteratura del Novecento.

Pound si trasferì in Europa nel 1908, dove divenne uno dei maggiori protagonisti del movimento modernista letterario, facendo amicizia e collaborando con numerosi artisti e scrittori del tempo, tra cui T.S. Eliot, James Joyce e Wyndham Lewis.

La sua opera più celebre è il poema epico intitolato “Cantos”, una raccolta di poesie scritte in diverse fasi della sua vita e che abbraccia temi come la storia, la cultura, la politica e la mitologia.

Tuttavia, la carriera di Pound è stata segnata dal suo coinvolgimento con il regime fascista italiano durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo la guerra, Pound fu arrestato per tradimento e passò 13 anni in un ospedale psichiatrico. Nonostante ciò, la sua influenza sulla letteratura del Novecento è stata significativa, e molte delle sue idee artistiche e poetiche hanno influenzato i successivi movimenti letterari e culturali.


Ho peccato di felicità. E agli altri ha dato fastidio. (Alda Merini)

Ho peccato di felicità. E agli altri ha dato fastidio.
(Alda Merini)

Cosa significa la frase di Alda Merini “Ho peccato di felicità. E agli altri ha dato fastidio.”?

Questa frase di Alda Merini “Ho peccato di felicità. E agli altri ha dato fastidio” è un’affermazione ironica che si riferisce al fatto che la felicità, a volte, può essere considerata un peccato, soprattutto in una società che spesso valorizza la sofferenza e la tristezza come fonte di ispirazione artistica.

In particolare, la poetessa fa riferimento al fatto che la sua felicità, o forse più precisamente il suo tentativo di essere felice, ha provocato una sorta di invidia o gelosia negli altri, come se il fatto che lei fosse felice fosse una sorta di colpa o un’offesa.

Questa affermazione di Alda Merini, quindi, può essere vista come un invito a non vergognarsi della propria felicità e a non farsi condizionare dalle opinioni degli altri, ma a vivere la propria vita in modo autentico e sereno, senza preoccuparsi troppo del giudizio degli altri.

Chi era Alda Merini?

Alda Merini (1931-2009) è stata una poetessa e scrittrice italiana. È considerata una delle voci più originali e intense della poesia italiana del Novecento.

Nata a Milano, in una famiglia borghese, ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza nella Milano fascista. Ha studiato filosofia all’Università Statale di Milano, ma non ha completato gli studi. Dopo alcuni anni trascorsi in convento, ha iniziato a pubblicare poesie su varie riviste letterarie, diventando presto una delle figure di spicco della cosiddetta “poesia lombarda”.

Negli anni ’60 e ’70 ha pubblicato alcune raccolte di poesie, tra cui “La presenza di Orfeo” e “Paura di Dio”, ma la consacrazione a livello nazionale è arrivata solo negli anni ’90.

La poetessa ha affrontato temi come l’amore, la morte, la solitudine e la malattia mentale, con un linguaggio ricco di simbolismo e immagini forti. Ha anche scritto romanzi e raccolte di racconti, ma è soprattutto per la sua poesia che è ricordata.

Alda Merini è stata insignita di numerosi premi letterari, tra cui il Premio Viareggio nel 1993 e il Premio Librex Montale nel 2003. È morta a Milano nel 2009, all’età di 78 anni.


Winston Churchill: Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani.

Bizzarro popolo gli italiani.
Un giorno 45 milioni di fascisti.
Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani.
Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti.

(attribuita a Winston Churchill)

Chi era Winston Churchill?

Winston Churchill è stato un politico e statista britannico, nato a Blenheim Palace il 30 novembre 1874 e morto a Londra il 24 gennaio 1965. È stato il primo ministro del Regno Unito durante la Seconda Guerra Mondiale, dal 1940 al 1945, e nuovamente dal 1951 al 1955.

Churchill ha avuto un’importante carriera politica, iniziando come membro del Partito Conservatore e poi passando al Partito Liberale, prima di tornare ai Conservatori. Ha ricoperto vari incarichi governativi, tra cui il ministro delle finanze, il ministro dell’interno e il primo lord dell’ammiragliato.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Churchill è stato uno dei principali leader degli Alleati, guidando la Gran Bretagna attraverso uno dei periodi più difficili della sua storia. Ha cercato di mantenere la morale del paese alta, promettendo di “combattere sulla spiaggia, sui campi di battaglia, sulle colline e nelle strade”, e ha lavorato a stretto contatto con altri leader, come il presidente americano Franklin D. Roosevelt e il leader sovietico Joseph Stalin.

Churchill è stato un sostenitore dell’offensiva contro la Germania nazista fin dall’inizio della guerra. Ha lavorato per coordinare le forze alleate e ha contribuito a pianificare l’invasione della Normandia nel giugno 1944, che alla fine portò alla sconfitta della Germania. Churchill ha anche svolto un ruolo importante nella creazione delle Nazioni Unite, che è stata fondata nel 1945 dopo la fine della guerra.

Dopo la guerra, Churchill è stato sconfitto nelle elezioni del 1945 e ha passato diversi anni all’opposizione. Tuttavia, è stato nuovamente eletto primo ministro nel 1951 e ha guidato il paese durante la prima fase della Guerra Fredda. Ha cercato di mantenere il Regno Unito come una grande potenza mondiale, lavorando per migliorare i rapporti con gli Stati Uniti e promuovendo una politica di “equilibrio delle potenze” in Europa.

Churchill è stato anche un prolifico scrittore e oratore. Ha scritto numerosi libri, tra cui la sua autobiografia, “My Early Life”, e il suo celebre discorso “We shall fight on the beaches”. È stato premiato con il Premio Nobel per la letteratura nel 1953.


Charles Bukowski: Tante volte uno deve lottare così duramente per la vita che non ha tempo di viverla.

Tante volte uno deve lottare così duramente per la vita che non ha tempo di viverla.
(Charles Bukowski)

Chi è Charles Bukowski?

Charles Bukowski è stato uno scrittore e poeta statunitense nato il 16 agosto 1920 ad Andernach, in Germania. Bukowski è noto per l’uso di immagini piuttosto forti e di un linguaggio grafico nella poesia e nella narrativa che raffiguravano la sopravvivenza in una società corrotta e degradata. Ha vissuto gran parte della sua vita a Los Angeles. Bukowski si presentava anche come Henry Chinaski, che è stato il suo alter ego letterario.


Milton Friedman: Se tu paghi la gente che non lavora e la tassi quando lavora, non esser sorpreso se produci disoccupazione.

Se tu paghi la gente che non lavora e la tassi quando lavora, non esser sorpreso se produci disoccupazione.

(Milton Friedman)

Cosa significa la frase “Se tu paghi la gente che non lavora e la tassi quando lavora, non esser sorpreso se produci disoccupazione”?

La frase “Se tu paghi la gente che non lavora e la tassi quando lavora, non esser sorpreso se produci disoccupazione” è una critica alla politica economica detta assistenzialismo, che prevede l’assistenza sociale a persone che non lavorano e che poi tassa pesantemente il reddito di chi lavora. La frase suggerisce che questa politica disincentivi il lavoro e quindi aumenti la disoccupazione.

In altre parole, se il governo paga alle persone che non lavorano un livello di assistenza sociale che è abbastanza elevato da coprire le loro spese di base senza dover lavorare, allora queste persone potrebbero non avere un forte incentivo a cercare lavoro. D’altra parte, se le tasse sui salari delle persone che lavorano sono così elevate da ridurre significativamente il loro reddito disponibile, allora queste persone potrebbero non essere incentivate a lavorare di più o cercare nuovi lavori, il che potrebbe ridurre la domanda di lavoro e portare a un aumento della disoccupazione.

Quando è stata pronunciata questa frase?

La frase “Se tu paghi la gente che non lavora e la tassi quando lavora, non esser sorpreso se produci disoccupazione” è stata pronunciata dal famoso economista americano Milton Friedman durante un’intervista televisiva nel 1976. Friedman è stato uno dei principali sostenitori della scuola di pensiero economica liberale e ha sostenuto l’importanza del libero mercato e della deregolamentazione governativa. La sua dichiarazione riflette la sua convinzione che gli incentivi economici svolgono un ruolo cruciale nella determinazione dei comportamenti delle persone, e che politiche economiche che disincentivano il lavoro possono alla fine causare disoccupazione.

Più in specifico, chi era Milton Friedman?

Milton Friedman (1912-2006) è stato un famoso economista americano, vincitore del Premio Nobel per l’Economia nel 1976, noto soprattutto per le sue teorie economiche di orientamento liberale.

Nato a New York, Friedman ha studiato alla Rutgers University e alla University of Chicago, dove ha insegnato per gran parte della sua carriera accademica. È stato uno dei principali sostenitori della scuola di pensiero economica liberale, nota anche come “scuola di Chicago”, che sostiene l’importanza del libero mercato e della deregolamentazione governativa.

Tra le sue opere più famose vi sono “Capitalismo e libertà” (1962) e “Free to Choose” (1980), entrambi scritti insieme a sua moglie, Rose Friedman. Friedman è stato anche un noto sostenitore della teoria monetarista, secondo la quale la quantità di denaro in circolazione è il principale fattore che influenza l’economia.

Le sue teorie e il suo lavoro hanno avuto un impatto significativo sulla politica economica statunitense e internazionale e continuano ad essere oggetto di dibattito e discussione tra gli economisti e i politici di tutto il mondo.


Winston Churchill: “Potevano scegliere tra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra”. In che occasione Churchill pronunciò questa frase e verso chi.

“Potevano scegliere tra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra”
(Winston Churchill).

Chi pronunciò la frase “potevano scegliere tra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra”? In che occasione?

Questa frase è stata pronunciata dal Primo Ministro britannico Winston Churchill il 3 aprile 1938, in un discorso alla Camera dei Comuni del Regno Unito.

Il contesto era la questione della Cecoslovacchia, in cui i nazisti tedeschi richiedevano l’annessione dei Sudeti, una regione di lingua tedesca della Cecoslovacchia. Churchill stava criticando la politica del primo ministro britannico Neville Chamberlain, che aveva incontrato Adolf Hitler a Monaco nel settembre 1938 e aveva accettato di concedere i Sudeti alla Germania in cambio di una promessa di pace.

Churchill sosteneva che la politica di appeasement di Chamberlain avrebbe portato alla guerra, poiché i nazisti avrebbero continuato a chiedere concessioni e a invadere altri paesi finché non avessero incontrato una forte resistenza. La frase “hanno scelto il disonore e avranno la guerra” si riferiva alla decisione della Gran Bretagna di non resistere alle richieste dei nazisti per mantenere la pace, anche se ciò significava perdere l’onore e la dignità del paese.

Chi era Winston Churchill?

Winston Churchill (1874-1965) è stato un politico e statista britannico, noto soprattutto per aver guidato la Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale.

Churchill nacque in una famiglia aristocratica e studiò a Harrow e Sandhurst, dove si formò come ufficiale dell’esercito. In seguito intraprese la carriera politica, diventando membro del Parlamento nel 1900 come rappresentante del Partito Conservatore. Nel corso della sua lunga carriera, Churchill ricoprì numerosi incarichi politici, tra cui quello di Ministro della Guerra e della Marina durante la Prima Guerra Mondiale.

Durante gli anni ’30, Churchill si oppose fortemente alla politica di appeasement del governo britannico nei confronti della Germania nazista, sostenendo che la pace poteva essere mantenuta solo attraverso la forza e la determinazione. Fu proprio durante questo periodo che pronunciò la celebre frase “Potevano scegliere fra il disonore e la guerra: hanno scelto il disonore e avranno la guerra”, criticando la decisione della Gran Bretagna di concedere i Sudeti alla Germania in cambio della promessa di pace.

Nel 1940, Churchill divenne Primo Ministro della Gran Bretagna, proprio mentre il paese era minacciato dall’invasione nazista. Con la sua carismatica leadership e il suo coraggio, Churchill guidò il paese attraverso alcuni dei momenti più difficili della sua storia, sostenendo la resistenza contro l’aggressione nazista e contribuendo in modo determinante alla vittoria degli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale.

Dopo la guerra, Churchill continuò a giocare un ruolo importante nella politica britannica e internazionale, ricevendo il Premio Nobel per la Letteratura nel 1953 per i suoi scritti storici e i suoi discorsi pubblici. La sua figura rimane ancora oggi un simbolo della determinazione e del coraggio della Gran Bretagna durante la guerra.

 

Citazione originale in lingua inglese

La citazione originale di Churchill è la seguente:

“They had a choice between war and dishonour. They chose dishonour and they will have war.”


Dopo Istanbul, c’è sempre Atene.

Cosa significa la frase “dopo Istanbul c’è sempre Atene”?

Nel contesto del calcio, la frase “dopo Istanbul c’è sempre Atene” rappresenta un modo per esprimere la speranza o la convinzione che, dopo una sconfitta o una delusione, si possa sempre avere una nuova opportunità di riscatto o di vittoria.

In particolare, questa frase è stata coniata dai tifosi del Milan per ricordare le due finali di Champions League giocate contro il Liverpool nel 2005 e nel 2007.

Il Milan perse la prima finale giocata a Istanbul, nonostante un vantaggio di 3-0 al termine del primo tempo, ma vinse la seconda finale giocata ad Atene nel 2007, sempre contro il Liverpool.

Quindi, la frase “dopo Istanbul c’è sempre Atene” può essere interpretata come un invito a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà o ai fallimenti, ma a continuare a credere nella propria capacità di raggiungere l’obiettivo desiderato.


Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui. Anonimo

Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione.

Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione.

Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.

Anonimo

 

Citazione da un anonimo che spiega alla perfezione il così detto ‘effetto Dunning-Kruger’.

Si tratta di una distorsione cognitiva, secondo la quale persone poco ferrate su di un determinato argomento sopravvalutano le loro idee, considerazioni o abilità in data materia.

Modo di dire utilizzato come sinonimo di supponenza e presunzione.

 


Un giornalista chiese alla teologa tedesca Dorothee Solle: - Come spiegherebbe a un bambino che cos'è la felicità? Risposta: - Non glielo spiegherei, gli darei un pallone per farlo giocare.

“Come spiegherebbe a un bambino cosa è la felicità?” “Non glielo spiegherei, gli darei un pallone per farlo giocare”.

Un giornalista chiese alla teologa tedesca Dorothee Solle:
– Come spiegherebbe a un bambino che cos’è la felicità?
Risposta:
– Non glielo spiegherei, gli darei un pallone per farlo giocare.

 

Dorothee Solle è nata a Colonia, il 30 settembre del 1929, e morta a Göppingen, il 27 aprile del 2003.

Dorothee è stata una teologa evangelica che si è dedicata prima di tutto allo studio dell’antichità classica e della letteratura tedesca, e poi alla teologia, presso l’Università di Colonia, laureandosi con la tesi sulla connessione tra poesia e teologia.

Ricordiamo la Solle come una tra i maggiori esponenti della “Teologia della morte di Dio”.


Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio. Winston Churchill

Winston Churchill: “Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio”.

Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio.

Winston Churchill

 

Sir Winston Leonard Spencer Churchill è nato a Woodstock, il 30 novembre del 1874, e morto a Londra, il 24 gennaio del 1965.

Churchill è stato un politico, storico, giornalista e militare inglese.

Viene ricordato soprattutto per aver guidato il Regno Unito alla vittoria nella II Guerra Mondiale, nel ruolo di Primo ministro (1940-1945).

Lo ricordiamo anche come leader del Partito Conservatore, dal 1940 al 1955.


"All work and no play makes Jack a dull boy" (Tutto lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo annoiato) Da 'Shining'

Shining: “All work and no play makes Jack a dull boy” (Tutto lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo annoiato).

“All work and no play makes Jack a dull boy”

(Tutto lavoro e niente svago rendono Jack un ragazzo annoiato)

Da ‘Shining’

 

Shining (The Shining) è una pellicola cinematografica del 1980, tratta dal romanzo omonimo di Stephen King del 1977.

Diretto da Stanley Kubrick e scritto assieme a Diane Johnson, ‘Shining‘ tratta di un dramma familiare: un padre di famiglia si ritrova isolato con i propri cari all’interno di un hotel di montagna. Una serie di eventi soprannaturali sembrano fargli perdere la ragione, manifestando istinti omicidi.

‘Shining’ ha ricevuto col tempo diversi riconoscimenti, quali:

  • 2º posto tra i migliori film horror della storia del cinema, dopo ‘L’esorcista’ (rivista londinese Time Out);
  • 52º posto nella lista dei 500 migliori film della storia (dall’Empire nel 2008);
  • nel 2018 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America;

 


Fare facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento. Fare ciò che è impossibile al talento è genio. Henri-Frédéric Amiel

Henri-Frédéric Amiel: “Fare facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento. Fare ciò che è impossibile al talento è genio”.

Fare facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento. Fare ciò che è impossibile al talento è genio.

Henri-Frédéric Amiel

 

Henri-Frédéric Amiel è nato a Ginevra, il 27 settembre del 1821, e morto nella stessa città, l’11 maggio del 1881; egli è stato un filosofo, poeta e critico letterario.

Amiel è autore dell’importante ‘Diario intimo’, pubblicato postumo da la Mercier, con l’aiuto di Edmond Schérer, che hanno vagliato i quaderni personali dell’autore (1847-1881). Un totale di 174 libri, per 17.000 pagine.

La prima edizione è uscita nel 1883-84, in due volumi dal titolo ‘Fragments d’un Journal intime‘.

Ne è uscita un’altra successiva molto più completa, a cura di Bernard Bouvier, nel 1923 in 3 volumi. Questa nuova edizione ha portato alla luce molti aspetti che la Mercier aveva soppresso, quali: il travaglio intimo dell’autore, la delusione, le aspirazioni della generazione del ’48 e tanti altri aspetti molto personali di Amiel.

 


Una società che mette l'eguaglianza davanti alla libertà non avrà né l'una né l'altra. Una società che mette la libertà davanti all'uguaglianza avrà un buon livello di entrambe. Milton Friedman

Milton Friedman: “Una società che mette l’eguaglianza davanti alla libertà non avrà né l’una né l’altra. Una società che mette la libertà davanti all’uguaglianza avrà un buon livello di entrambe”.

Una società che mette l’eguaglianza davanti alla libertà non avrà né l’una né l’altra.
Una società che mette la libertà davanti all’uguaglianza avrà un buon livello di entrambe.

Milton Friedman

 

Milton Friedman è nato a Brooklyn, il 31 luglio del 1912, e morto a San Francisco, il 16 novembre del 2006; egli è stato un grande economista americano, esponente di punta della scuola di Chicago.

Friedman ha ricevuto il Premio Nobel nel 1976 e può ad oggi considerarsi ufficialmente il pioniere del pensiero monetarista, nel campo economico.


Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l'unanimità dei consensi. Luigi Einaudi

Luigi Einaudi: “Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l’unanimità dei consensi”

Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l’unanimità dei consensi.

Luigi Einaudi

 

Luigi Numa Lorenzo Einaudi è nato a Carrù, il 24 marzo del 1874, e morto a Roma, il 30 ottobre del 1961.

Einaudi è stato un accademico, economista, politico e giornalista italiano, nonché secondo presidente della Repubblica Italiana.

Einaudi ha avuto 3 figli, tra cui il noto Giulio, padre dell’omonima e famosissima casa editrice italiana, poi Roberto e Mario, rispettivamente politico e docente universitario. Suo nipote Ludovico, figlio di Giulio, è oggi un grande e famoso pianista e compositore musicale.


E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica. Friedrich Nietzsche

Friedrich Nietzsche: “E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica”.

E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica.

Friedrich Nietzsche

 

Friedrich Wilhelm Nietzsche è nato a Röcken, il 15 ottobre del 1844, e morto a Weimar, il 25 agosto del 1900; egli è stato un grande filosofo, poeta, filologo e saggista tedesco.

Nietzsche è stato un pensatore unico nel suo genere. Egli ha esercitato una forte influenza sull’intera cultura occidentale, partendo dal pensiero etico a quello religioso, sino a concetti psicologici e politici in tutto il XX secolo.

La sua filosofia vira verso un nuovo modello totalmente informale e di riflessione provocatoria.


Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio. Josè Mourinho

Josè Mourinho: “Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio”.

Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio.

Josè Mourinho

 

José Mário dos Santos Mourinho Félix, noto come José Mourinho è nato a Setúbal, il 26 gennaio del 1963; egli è un grande allenatore di calcio, oltre ad essere un ex calciatore, di ruolo difensivo.

Soprannominato The Special One, gli sono stati conferiti negli anni diversi riconoscimenti, soprattutto a livello individuale, come:

  • Miglior allenatore del mondo nel 2004, 2005, 2010 e 2012 (dall’IFFHS);
  • Miglior allenatore dell’anno FIFA nel 2010, e UEFA el 2004, 2005, 2006 e 2010;
  • Allenatore portoghese del secolo nel 2015 (dalla Federazione calcistica del Portogallo);

Arrivare secondo significa soltanto essere il primo degli sconfitti. Ayrton Senna

Ayrton Senna: “Arrivare secondo significa soltanto essere il primo degli sconfitti”.

Arrivare secondo significa soltanto essere il primo degli sconfitti.

Ayrton Senna

 

Ayrton Senna da Silva è nato a San Paolo, il 21 marzo del 1960, e morto a Bologna, il primo maggio del 1994; egli è stato un grande pilota automobilistico, campione del mondo di Formula 1 nei rispettivi anni: 1988, 1990 e 1991.

Senna è conisiderato uno dei piloti maggiori di tutti i tempi; soprannominato Magic, è ad oggi un’icona dell’automobilismo su larga scala.


Il meglio della vita lo si passa a dire prima "è troppo presto" e poi "è troppo tardi". Gustave Flaubert

Gustave Flaubert: “Il meglio della vita lo si passa a dire prima ‘è troppo presto’ e poi ‘è troppo tardi’”.

Il meglio della vita lo si passa a dire prima “è troppo presto” e poi “è troppo tardi”.

Gustave Flaubert

 

Gustave Flaubert è nato a Rouen, il 12 dicembre del 1821, e morto a Croisset, l’8 maggio del 1880; egli è stato un importante scrittore, il maggior esponente del realismo in letteratura francese.

Il suo scritto più conosciuto è sicuramente ‘Madame Bovary’, romanzo che però gli ha procurato un’accusa di immoralità.

Flaubert si contraddistingue per lo stile passionale e l’estetica.


Chi vince festeggia, chi perde spiega. Julio Velasco

Julio Velasco: “Chi vince festeggia, chi perde spiega”.

Chi vince festeggia, chi perde spiega.

Julio Velasco

 

Julio Velasco è nato a La Plata, il 9 febbraio edl 1952; egli è un grande dirigente sportivo oltre che allenatore di pallavolo e direttore tecnico del settore giovanile della Federazione Italiana Palla a volo (FIPAV).

Sotto la sua gestione gli Azzurri della nazionale italiana di pallavolo maschile, nel corso degli Anni Novanta, sono stati tra le formazioni più forti di tutti i tempi (1989-1996).


Nel lungo periodo siamo tutti morti. John Maynard Keynes

John Maynard Keynes: “Nel lungo periodo siamo tutti morti”.

Nel lungo periodo siamo tutti morti.

John Maynard Keynes

 

John Maynard Keynes è nato a Cambridge, il 5 giugno del 1883, e morto a Tilton, il 21 aprile del 1946; egli è stato un economista inglese, tra i più importanti economisti del XX secolo, fondatore della macroeconomia.

Ricordiamo il suo importante saggio sull’economiaTeoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta”, fondamentale per la rivoluzione keynesiana, pensiero che sostiene la necessità dell’intervento pubblico statale nell’economia, con importante politica di bilancio e monetaria, agevolando l’idea di un’economia mista.


Se ascolto dimentico, se guardo capisco e se faccio imparo. Confucio

Confucio: “Se ascolto dimentico, se guardo capisco e se faccio imparo”.

Se ascolto dimentico, se guardo capisco e se faccio imparo.

Confucio

 

Confucio  è nato a Qufu, il 27 agosto del 551 a.C., e morto a Lu, nel 479 a.C..

Egli è stato un grande filosofo cinese che cercò di proporre un modello di vita da seguire per l’intera razza umana, al fine di realizzare se stessi e costruire una società che possa essere quanto più prospera e armoniosa possibile.

Confucio ha marcato radici profonde nello sviluppo successivo del pensiero cinese, tanto che qualsiasi disciplina e corrente filosofia che vi sussegue non può che prescindere da questa figura portante della cultura orientale.


Vivi nel presente, lanciati in ogni onda, trova la tua eternità in ogni momento. Henry David Thoreau

Henry David Thoreau: “Vivi nel presente, lanciati in ogni onda, trova la tua eternità in ogni momento”.

Vivi nel presente, lanciati in ogni onda, trova la tua eternità in ogni momento.

Henry David Thoreau

 

Henry David Thoreau è nato a Concord, il 12 luglio del 1817, e morto nello stesso luogo, il 6 maggio del 1862; egli è stato un filosofo, scrittore e poeta americano.

Si discosta presto dal trascendentalismo, corrente con cui fraternizza inizialmente, per teorizzare invece una natura come oggetto ultimo della pratica filosofica, fonte di benessere per l’uomo, e non come raggiungimento di conoscenze superiori.

Di Thoreau è soprattutto noto lo scritto autobiograficoWalden” (Vita nei boschi), dove tratta il rapporto tra l’uomo e la natura stessa.


Amore e fiori non durano che una primavera. Pierre de Ronsard

Pierre de Ronsard: “Amore e fiori non durano che una primavera”.

Amore e fiori non durano che una primavera.

Pierre de Ronsard

 

Pierre de Ronsard è nato a Couture-sur-Loir, l’11 settembre del 1524, e morto a Prieuré de Saint-Cosme, il 27 dicembre del 1585; egli è stato un poeta francese.

Ricortato anche come Il principe dei poeti, Pierre de Ronsard ha partecipato al movimento poetico la Pléiade.

I temi maggiori delle sue opere sono:

  • l’amore;
  • la natura;
  • la scoperta del nuovo continente e la figura del selvaggio;
  • il senso della storia;
  • la condizione umana;
  • la mitologia;

 


È un peccato, mille volte peccato, non dire mai quello che si prova, non esprimere quello che si sente. Virginia Woolf

Virginia Woolf: “È un peccato, mille volte peccato, non dire mai quello che si prova, non esprimere quello che si sente”.

È un peccato, mille volte peccato, non dire mai quello che si prova, non esprimere quello che si sente.

Virginia Woolf

 

Adeline Virginia Woolf,oggi nota più come Virginia Woolf, è nata a Londra, il 25 gennaio del 1882, e morta a Rodmell, il 28 marzo del 1941; ricordata oggi come una tra le più grandi scrittrici, saggiste e attiviste inglesi.

Figura emergente nell’ambiente letterario londinese, Virginia Woolf scrisse importanti romanzi, come:

  • La signora Dalloway (1925);
  • Gita al faro (1927);
  • Orlando (1928);

Mentre tra i saggi ricordiamo: ‘Il lettore comune’ (1925) e ‘Una stanza tutta per sé’ (1929).