
“Se non ci mette troppo, l’aspetterò tutta la vita.”
(Oscar Wilde)
Oscar Fingal O’Flahertie Wills Wilde, noto come Oscar Wilde, è stato uno scrittore, aforista, poeta e drammaturgo britannico, vissuto nella seconda metà dell’Ottocento.
Egli ha sempre cercato di risvegliare nel lettore la voglia di riflessione su ciò che di più svariato accade attorno a noi, anche nella vita di tutti i giorni. Noto soprattutto per l’uso frequente di aforismi e paradossi, Oscar Wilde è ricordato fondamentalmente per questi, soprattutto tra i più giovani.
La battuta riportata qui sopra fa però parte di una tra le commedie teatrali più conosciute di Oscar Wilde: “The Importance of Being Earnest” (“L’importanza di chiamarsi Ernesto”). Commedia divisa in tre atti, scritta nel 1895 e rappresentata per la prima volta il 14 febbraio dello stesso anno al St James’s Theatre di Londra. Con quest’opera, Wilde, vuole mettere in evidenza tutta quell’apparenza e quella forma dell’alta società vittoriana, usando la sua sottile ed elegante ironia.
Ironia che è chiara anche in questa battuta, sopra riportata: aspettare qualcuno, anche per tutta la vita.
La frase viene spesso riportata anche nella forma di “dedica” coniugata “al tu” , si tratta però di una forma per così dire apocrifa :
“Se non ci metti troppo, ti aspetterò tutta la vita.”
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