Il mio naso sulle tue palpebre, serrande alzate che non sanno sè chiudere la bottega, là dove le fate hanno lo sguardo immoto, sul dormire che non giunge..
dentro sono avvinto e c’è amore, in groppi e batticuore, lo sentissi pure tu!
dalle tapparelle un bel sole, riga di buon umore. Quel pulviscolo visto là; dove vagheggi chissà, quali fantasie meravigliose, o fiabe, mai raccontate per svegliare il tuo sonno? E posso solo ammirare quante cose ho capito, ora che ho appreso a scrutare..
dentro sono avvinto e cè amore, in groppi e batticuore, lo sentissi solo tu! la mia culla è meravigliosa. Che nulla nasconde, a avvolge e ammanta, la mia culla è poesia anziosa di svelarti quello che mi incanta..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *