“…Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra varcando dei gemiti il confine del piacere per cibarsi dei sogni.”“…Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra varcando dei gemiti il confine del piacere per cibarsi dei sogni.”

“Beati coloro che si baceranno
sempre al di là delle labbra
varcando dei gemiti
il confine del piacere
per cibarsi dei sogni.”
(Alda Merini)

Autrice di questo breve estratto di poesia è Alda Merini, una tra le donne più note della letteratura italiana che, ancor oggi, influenza diversi artisti contemporanei. Vissuta nel pieno del Novecento, grande poetessa e scrittrice, la Merini celebra eventi comuni e riflessioni della vita quotidiana con una sensibilità tale da risultare armoniosa anche durante poesie altamente drammatiche.

Questo è un piccolo estratto dalla poesia “Amore”, scritta dalla poetessa nel 2002 e dedicata a Lillo Gullo, giornalista e poeta, e alla moglie, l’artista Flora Graiff. Questa poesia, tirata in pochi esemplari dalla casa editrice Pulcinoelefante, è stata poi raccolta nella sezione “dediche” della raccolta “Il maglio del poeta“, edita da Manni, e nella raccolta “Clinica dell’abbandono“, pubblicata da Einaudi.

Qui di seguito l’intera poesia:

“Beati coloro che hanno
due fedi al dito
una quella degli sponsali
e l’altra quella dell’arte.

Beati coloro che si baceranno
sempre al di là delle labbra
varcando dei gemiti
il confine del piacere
per cibarsi dei sogni.”

 

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