Alda Merini: "A pelle si sentono cose a cui le parole non sanno dare nome".Alda Merini: "A pelle si sentono cose a cui le parole non sanno dare nome".

A pelle si sentono cose a cui le parole non sanno dare nome.

( Alda Merini )

Questa frase è di Alda Merini , grande poetessa, aforista e scrittrice italiana nata nel 1931 e morta nel 2009.

Le condizioni della sua famiglia sono modeste, Alda frequenta le scuole professionali, chiede di essere ammessa al Liceo Manzoni, ma non supera la prova d’italiano, si dedica con costanza allo studio del pianoforte. Spinta da Giacinto Spagnoletti, suo scopritore letterario, a quindici anni pubblicherà le sue prime poesie. Nel 1947 incontra quelle che definirà come “le prime ombre della sua mente” e per questo viene internata per un mese in un ospedale psichiatrico.

Nel  1953 pubblica l’opera in versi “La presenza di Orfeo”. Due anni dopo pubblica “Nozze Romane”e “Paura di Dio”, a cui segue nel 1961 l’opera dedicata al padre “Tu sei Pietro”. La poetessa inizia poi un periodo triste e d’isolamento , viene internata al “Paolo Pini”, alterna periodi di salute e malattia, ma nel 1979 torna finalmente a scrivere e racconta le sue sconvolgenti vicessitudini all’ospedale psichiatrico. I testi sono raccolti in “La Terra Santa” col quale riceve il “Premio Eugenio Montale”.

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