Essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini dei matti e dei solitari. (Fabrizio De André)Essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini dei matti e dei solitari. (Fabrizio De André)

Essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini, dei matti e dei solitari.
(Fabrizio De André)

Fabrizio De Andrè nasce a Pegli il 18 febbraio del 194o e muore l’11 gennaio del 1999 a Milano. E’ stato  un cantautore e poeta italiano, è conosciuto anche con l’appellativo di Faber, che gli attribuì Paolo Vilaggio per la sua predilezione per i pennarelli  e le matite della Faber-Castel, oltre per l’assonanza con il suo nome Fabrizio.

De Andrè ha inciso quattordici album, più altre canzoni pubblicate come singoli. Molti testi delle canzoni di De Andrè parlano di ribelli, emigrati, prostitute e sono state considerate da molti critici come delle vere poesie. Infatti dagli anni settanta qualcuna di esse è stata inserita in antologie scolastiche. In quaranta anni di carriera ha venduto 65 milioni di dischi ed è stato assieme a Gino Paoli, Bruno Lauzi e Luigi Tenco uno degli esponenti della scuola genovese, che ha rinnovato profondamente la musica italiana.

 

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