"Di certe idee, di certe voglie, di certi desideri, di certi progetti, di certi bisogni, di certi incontri, amo la prepotenza.""Di certe idee, di certe voglie, di certi desideri, di certi progetti, di certi bisogni, di certi incontri, amo la prepotenza."

“Di certe idee,
di certe voglie,
di certi desideri,
di certi progetti,
di certi bisogni,
di certi incontri,
amo la prepotenza.”

(Charles Baudelaire , Les Fleurs Du Mal – I Fiori del Male )

Considerato uno dei più importanti poeti del XIX secolo, Charles Baudelaire è l’esponente chiave del simbolismo, nonché anticipatore del decadentismo.

Les Fleurs Du Mal (I Fiori del Male), opera da cui è tratta questa lirica, nonché  la sua opera maggiore, è considerata uno dei classici della letteratura francese e mondiale. Il titolo simbolico è, in realtà, fonte di due significati differenti: ‘fiori’ sinonimo di bellezza, ‘male’ come degrado e volgarità di ciò che li circonda. Infatti ‘i fiori’, nascendo dalla terra, fanno parte della natura maligna e perciò vengono detti ‘del male’, ma senza dimenticare che dalla sofferenza nasce la bellezza.

Questa lirica in particolare sta a significare la forza con cui si ricerca nella vita. L’intensità stessa con cui si dovrebbe sempre vivere e la passione sfrenata del poeta per il vigore con cui tutto ciò che pensiamo, diciamo o facciamo, dovrebbe essere espresso.

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