Nel bel mezzo di questo certame
io ti vedo come cerere fragile
tra la scortesia della pioggia.
Nell’indecente splendore della notte
io provo la debolezza del silenzio
e mi lascio imbalsamare su di te.
Chi mai potrà immunizzarsi come fai tu
ai miei pensieri zoppicanti urlati sottovoce
quando mi lascio freddare dall’emozione.